Ritrovarsi – Romano Battaglioli

Borgo Museo | Sculture 1976 – 2004


ITALIANO | English below

La vita

Romano Battaglioli nasce a Lugano Val d’Arda il 27 febbraio del 1937, da una famiglia originaria dell’Appennino tosco-emiliano. In giovanissima età si trasferisce a Prato dove vivrà per il resto della sua vita proprio perché negli anni stringe un legame molto forte con la città e soprattutto con il suo centro storico. Durante il periodo adolescenziale si dedica a qualche piccolo umile lavoro dando una mano alla storica attività familiare nell’edicola di Piazza Mercatale. In seguito si dedica alla sua grande passione, ovvero quella di suonare la batteria. Dotato di molto talento lavora in giro per l’Italia suonando nelle principali orchestre da ballo allestite negli anni 60’. In questi anni Romano inizia un nuovo capitolo della sua vita dedicato alla pittura e la scultura, dopo essersi ritirato dalla carriera da musicista nel 1967 dopo un grave infortunio alla gamba. Anche in questa seconda vita Romano si mostra a livelli molto alti, per questo motivo è per molti anni elogiato e stimato dalla critica e dal pubblico. Nel 1986 Romano è sottoposto a due grandi interventi chirurgici , cosi decide di donare a Papa Giovanni Paolo II un bassorilievo in onice bianco che rappresenta il Calvario del Cristo che porta la croce. Quest’azione manifesta una costante e sempre presente devozione nei confronti di Dio e la religione cristiana, che lo accompagneranno fino alla fine della sua vita. In seguito ai problemi di salute, Romano non è più in grado in scolpire la pietra dura e di girovagare per l’Italia come faceva in precedenza e per questo motivo decide di riprendere il suo primo lavoro adolescenziale, ovvero di portar avanti l’edicola .Ama circondarsi di persone, parla tranquillamente anche con gli sconosciuti e racconta al pubblico la sua esperienza artistica. È convinto che “l’arte è tale se riesce a coinvolgere anche le persone più semplici”. Muore in un giovedì sera di luglio del 2011 accanto alla moglie Nadia.

La poetica

Dal punto di vista artistico Romano Battaglioli è un pittore capace di trasmettere emozioni continue e profonde. Riesce a trasformare infinitesimali punti a china in volumi di potente colore oppure le spazzolate di olio in tenui sfumature come di acquarello. Ricerca sempre la perfezione in tutto ciò che realizza e la sua ambizione principale è quella di raggiungere il trionfo della luce. Di lui ricordiamo qualche opera monumentale e molti bassorilievi tutti scolpiti in pietra serena. Una sua dote molto significativa è quella di trovare una sospesa atmosfera di attesa e di raccolta meditazione. È capace di far arrivare il proprio messaggio artistico non solo ai critici preparati ed esperti, ma anche alla gente comune; infatti è definito “genio” da tutti coloro che lo stimano.

L’opera a Castagno

A Castagno di Piteccio Romano realizza un’opera commissionata da Tommaso Paloscia, da lui intitolata Ritrovarsi. Il suo tema principale è lo stato di solitudine nel quale molto spesso si rinchiude e allo stesso tempo una fase conclusiva che consiste nel “ritrovarsi”, emblematicamente rappresentato da un abbraccio in cui permane la tristezza dell’essere. Quest’opera è realizzata in pietra serena, da lui molto utilizzata come abbiamo già citato in precedenza. Stilisticamente l’opera è molto umile, possiamo vedere che i corpi sono delle vere e proprie figure tondeggianti e il volume lo possiamo percepire dal riflesso della luna che riflette un chiaroscuro sulla superficie dei corpi.


ENGLISH

Biography

Romano Battaglioli was born in Lugano Val d’Arda on February 27, 1937, from a family originally from the Tuscan-Emilian Apennines. At a very young age he moved to Prato where he will live for the rest of his life precisely because over the years he has tightened a very strong bond with the city and above all with its historic center. During his adolescence he devoted himself to some humble little work, helping out the historic family business in the newsstand in Piazza Mercatale. Later she devoted herself to his great passion, namely that of playing the drums. Gifted with great talent, he works around Italy playing in the main dance orchestras set up in the 60's. In these years Romano begins a new chapter of his life dedicated to painting and sculpture, after retiring from his career as a musician in 1967 after a serious leg injury. Also in this second life Romano shows himself at very high levels, for this reason he is praised and esteemed by critics and the public for many years. In 1986 Romano underwent two major surgeries, so he decided to give Pope John Paul II a bas-relief in white onyx representing the Calvary of Christ carrying the cross. This action manifests a constant and ever-present devotion to God and the Christian religion, which will accompany him until the end of his life. As a result of health problems, Romano is no longer able to carve hard stone and to wander around Italy as he did before and for this reason he decides to resume his first teenage job, or to carry on the newsstand. He loves to surround himself with people, he talks quietly even with strangers and tells the public about his artistic experience. He is convinced that "art is art if it manages to involve even the simplest people". He dies on a Thursday evening in July 2011 next to his wife Nadia.

Philosophy

From the artistic point of view Romano Battaglioli is a painter capable of transmitting continuous and profound emotions. He manages to transform infinitesimal ink dots into volumes of powerful color or the brushes of oil in soft shades like watercolour. He always seeks perfection in everything he achieves and his main ambition is to achieve the triumph of light. We remember some monumental works of him and many bas-reliefs all carved in pietra serena. A very significant gift of him is that of finding a suspended atmosphere of expectation and meditation. He is capable of delivering his artistic message not only to trained and expert critics, but also to ordinary people; in fact he is defined as a "genius" by all those who respect him.

Artwork in Castagno

In Castagno di Piteccio Romano he created a work commissioned by Tommaso Paloscia, which he entitled "meet again". His main theme is the state of loneliness in which he often closes himself up and at the same time a final phase which consists in "finding himself", emblematically represented by an embrace in which the sadness of being remains. This work is made of pietra serena, which he used a lot as we have already mentioned above. Stylistically, the work is very humble, we can see that the bodies are real rounded figures and we can perceive the volume from the reflection of the moon that reflects a chiaroscuro on the surface of the bodies.