Gennaio – Silvio Loffredo

Borgo Museo | Affreschi 1975


ITALIANO | English below

La vita

Silvio Loffedro nasce a Parigi nel 1920; sin da giovane mostra una grande ammirazione per il padre, noto ritrattista di vena naturalistica, il quale lo proietta nel mondo dell'arte. Loffredo frequenta la scuola di nudo alla Grand Chaumière e al termine della guerra si diploma all’istituto d’arte di Siena. Poco prima della guerra Silvio Loffedro sposa Suzanna Neweler (nota ritrattista). In seguito si trasferisce a Roma e pochi anni dopo a Firenze. Una delle passioni di Silvio Loffedro è il cinema, e tra il 1950 e 1960 si dedica a tempo pieno all'attività di regista lavorando al Nuovo Cinema di Roma; tuttavia la sua grande passione è la grafica. Dal 1973 al 1990 è titolare della cattedra di pittura a Firenze all'accademia di Belle Arti e il 12 Giugno 2003 riceve dal presidente del Consiglio regionale toscano la medaglia d’argento alla carriera dedicata all’arte. Silvio, come racconta Tommaso Paloscia, è un uomo dal carattere gioviale e simpaticamente cameratesco che non si abbatte mai davanti ad un ostacolo. Muore in Puglia a 93 anni dopo aver vissuto una vita piena di esperienze che lo hanno formato sia come pittore che come uomo.

La poetica

Pittore validissimo eredita dal padre Michele il gene della creatività ed è lui che lo aiuta a capire il colore, la forma e a controllare la luce nel sottile modellato. Silvio affronta la pittura con l'animo educato alla luce partenopea dal padre e di quella degli impressionisti che esaltano i valori dell'arte da loro stessi rivoluzionata. Importante per lui il maestro Bartoli che è il primo vero autorevole personaggio di scuola che si interessa al suo talento, e proprio per questo rimane nella memoria di Silvio più di altri pittori come Picasso e Léger che conosce nell'epoca parigina. Incontra a Firenze Celestino Celestini, incisore di grande valore che lo fa innamorare di questa disciplina; Silivio, viene infatti definito da Ottone Rosai come pittore e incisore fra i più estrosi e raffinati della sua generazione. Segue delle lezioni a Salisburgo con il maestro Oscar Kokoschka, che cerca di far capire ai suoi allievi, tra cui la moglie, come sbarazzarsi delle sigle, ovvero come allontanarsi da modelli già usati per creare qualcosa di nuovo. La sua pittura, d’impostazione figurativa, è di chiara matrice post espressionista, in cui i temi ricorrenti sono i gatti e i Battisteri.

L’opera a Castagno

L'opera di Silvio Loffredo è l'affresco rappresentante il mese di Gennaio, realizzato nell'anno 1975 in onore dell'edizione del Premio Castagno Nazionale di Pittura indetto da Tommaso Paloscia, in cui 12 artisti sono stati chiamati a realizzare un ciclo di affreschi raffigurante i dodici mesi dell'anno. Silvio, decide di rappresentare nello spazio a lui dedicato ciò che ama di più: il Battistero di Firenze e, nell'angolo in basso a destra, un gatto. Silvio, ha una vera e propria passione per il Battistero di San Giovanni, perché per un certo periodo della sua vita ha uno studio nel centro storico di Firenze, la cui finestra da proprio su questa imponente e magnifica struttura; ha quindi la possibilità di ammirarlo ogni giorno e questo, influenza molto la sua produzione artistica, visto che è un tema molto ricorrente. Dal tipo di pennellata con cui i colori (prevalentemente chiari) sono utilizzati da Silvio per questo affresco, è possibile individuare l'influenza del pittore austriaco Oscar Kokoschka.


ENGLISH

Biography

Silvio Loffedro was born in Paris in 1920; from an early age he showed great admiration for his father, a well-known portraitist with a naturalistic vein, who projected him into the world of art. Loffredo attended the nude school at the Grand Chaumière and at the end of the war he graduated from the art institute of Siena. Shortly before the war Silvio Loffedro marries Suzanna Neweler (well-known portrait painter). Later he moved to Rome and a few years later to Florence. One of Silvio Loffedro's passions is cinema, and between 1950 and 1960 he devoted himself full time to the activity of director working at the Nuovo Cinema in Rome; however, his great passion is graphics. From 1973 to 1990 he held the chair of painting in Florence at the Academy of Fine Arts and on 12 June 2003 he received the silver medal for career dedicated to art from the president of the Tuscan regional council. Silvio, as told by Tommaso Paloscia, is a man with a jovial and sympathetically comradely character who never breaks down in front of an obstacle. He died in Puglia at the age of 93 after having lived a life full of experiences that formed him both as a painter and as a man.

Philosophy

A very valid painter, he inherits the creativity gene from his father Michele and it is he who helps him to understand color, shape and to control the light in the subtle modelling. Silvio tackles painting with a soul educated in the Neapolitan light by his father and that of the Impressionists who exalt the values ​​of the art they themselves revolutionised. Master Bartoli was important to him, as he was the first truly authoritative school character who was interested in his talent, and for this reason he remains in Silvio's memory more than other painters such as Picasso and Léger whom he knows in the Parisian era. He meets Celestino Celestini in Florence, an engraver of great value who makes him fall in love with this discipline; Silvio is in fact defined by Ottone Rosai as one of the most imaginative and refined painter and engraver of his generation. He follows lessons in Salzburg with the master Oscar Kokoschka, who tries to make his students, including his wife, understand how to get rid of the acronyms, or how to get away from models already used to create something new. His painting, with a figurative approach, is clearly of a post-expressionist matrix, in which the recurring themes are cats and baptisteries.

Artwork in Castagno

Silvio Loffredo's work is the fresco representing the month of January (Gennaio), created in 1975 in honour of the edition of the National Chestnut Painting Award announced by Tommaso Paloscia, in which 12 artists were called to create a cycle of frescoes depicting the twelve months of the year. Silvio, decides to represent in the space dedicated to him what he loves most: the Baptistery of Florence and, in the lower right corner, a cat. Silvio, has a real passion for the Baptistery of San Giovanni, because for a certain period of his life he has a studio in the historic center of Florence, whose window overlooks this imposing and magnificent structure; he therefore has the opportunity to admire it every day and this greatly influences his artistic production, since it is a very recurring theme. From the type of brushstroke with which the colours (mainly light) are used by Silvio for this fresco, it is possible to identify the influence of the Austrian painter Oscar Kokoschka.